L’idea del Monte Summano era venuta a Giorgia da qualche chiacchiera con i suoi colleghi e soprattutto ascoltando il disco Sulla testa dell’elefante, che qui ha avuto genesi. Un monte abbastanza snobbato solitamente, perché a sud, perché non tanto alto, perché poco alpino forse…eppure è l’ultima propaggine della dolomia!
Per noi che abitiamo a Padova aveva molti punti a favore in quel weekend: vicino= dormiamo ore in più; vicino= colazione con calma; 500m di dislivello= dislivello onorevole; poco frequentato= tranquillità; 7 km= ottimo per riprendere fisico; basso= basta neve. E riprendendo lo slogan di una nota pubblicità: dove c’è dolomia, si sa, che per noi c’è casa!
Dove c’è dolomia, c’è casa.
Già la strada per arrivare è un pizzico avventurosa, con una parte sterrata, ma non tale da avere bisogno di fuoristrada. Stupenda e già piena di fiori.
Abbiamo percorso il sentiero delle creste parcheggiando al Colletto Grande di Velo, rientrando per la strada carrabile. La passeggiata in andata è un sentiero semplice tra i boschi, con saliscendi (EE), e il ritorno è un turistico tutto al sole (occhio in estate perché rischiate di venire fuori alla griglia!). Il primo pezzo si svolge con paesaggi un po’ tolkieniani che mi hanno molto sorpreso.
Panino sotto la croce, sdraiati al sole e con un panorama veramente larghissimo per un monte di 1300 m circa! E il benessere fu totale!
Spero di non offendere nessuno, ma la gigantesca croce sulla cima (17 m di altezza! Quasi un palazzo di 6 piani!) e il suo cristo in acciaio inox forse erano gli oggetti più ansiogeni e fuori posto del paesaggio! Assolutamente disarmoniche con la natura ed un cielo così “enorme”!
Al rientro, anche li, benefica Radler alla Trattoria Al Colletto!
Total climbing: 530 m
Total time: 03:43:35