Si trovano diverse liste in internet e nei libri specializzati che dicono cosa mettere nello zaino, ma poche spiegano il perchè e ne illustrano una scala di priorità. Senza scendere nel dettaglio di tutte le cose da mettere nello zaino per una escursione all’aria aperta, vediamo una lista di cose che per sicurezza non dovrebbero mai mancare. La lista segue in parte quella presentata nel libro Mountaineering: The Freedom of the Hills e ripresa anche dal sito http://hubpages.com/hub/The-10-Outdoor-Essentials e mi trova molto d’accordo, con qualche elemento in più. Ho voluto seguire un personale ordine di “abbandonabilità”: l’ultimo della lista è il più abbandonabile, il primo quello più necessario in ogni caso.
I primi 4 della lista non devono mai mancare secondo me (e secondo tanti altri). E anche se l’abbandono dello zaino è da considerare un gesto estremo, proprio quando si è arrivati stremati e alla frutta, i seguenti non bisogna abbandonarli, hanno un peso ridotto e basta infilarseli in tasca:
- coltello
utile per creare altri utensili, tagliare corde e vestiti se serve, accendere il fuoco e, non dimentichiamolo, tagliare pane e salame (l’alimento meno consigliato ma più gratificante della wilderness!). Il coltello, magari chiudibile, è uno strumento che non deve mancare proprio mai.
- bussola
la bussola non serve a niente senza una mappa, ma averla consente, ricordandosi più o meno la geografia del luogo, di procedere quasi diritti nella direzione ricordata.
- fischietto
per segnalare una emergenza, ma anche per rispondere ad una richiesta! (ricordiamo: 6 segnali al minuto (1 ogni 10 sec.) seguiti da una pausa di 1 minuto, poi ripetere la segnalazione fino al segnale di ricezione; per rispondere ad una segnalazione di soccorso utilizzare 3 segnali al minuto (1 ogni 20 sec.) seguiti da una pausa di 1 minuto, poi ripetere la segnalazione )
- acciarino/esca per il fuoco
avere un acciarino, come per esempio questo, e magari anche un esca asciutta per accendere il fuoco, in caso di problemi può veramente fare la differenza. E’ difficile da usare, ma funziona con ogni tempo meteo. Meglio avere anche un accendino, e fare qualche prova ad accendere un fuoco. Mauro Corona raccontava che alcune persone, pur avendo da accendere in un bosco, siano morte di ipotermia. Accendere un fuoco con clima rigido o con legna bagnata, i casi in cui può servire di più di fatto, non è affatto semplice. E se non lo si è mai fatto può essere dura anche in clima asciutto.
Tutti gli altri oggetti sono importanti ma senza i primi quattro in caso di problematiche la probabilità di sopravvivenza cala drasticamente.
- mappa
- cibo extra e acqua
- telo termico di emergenza
costa pochi euro, portiamocelo dietro
- kit sanitario di emergenza
- fiammiferi/accendino
- vestiti extra/abbigliamento da pioggia
- lampada frontale
- protezione solare/occhiali da sole
- sacco dell’immondizia
utili soprattutto per impermeabilizzare le cose, poco peso, poco costo
- nastro americano
Spendo due parole sul nastro telato americano. Questo è un elemento veramente utile agli utilizzi più “artistici” e severi. Ad esempio: riparare una tenda, una falla in un borraccia, lo spallaccio di uno zaino, una attacco di uno sci nello scialpinismo, uno scarpone o una suola, addirittura per bloccare una emorraggia alla peggio.
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