Quando si va ad Assisi non ci si pensa mai.
Ma Assisi, e San Francesco, avevano un rapporto intimo con la natura di quel luogo, natura che in parte è ancora presente, uscendo dal grande carrozzone della Basilica e dei tour turistici. Noi ci siamo avventurati sul Monte Subasio, dove ha collocazione l’eremo di San Francesco, tappa obbligata prima di salire lungo la strada sterrata, e in parte accidentata, che ci porta in cima.
La verità è che quando vedo una altura non riesco a non salirci! Arriviamo in macchina al parcheggio degli Stazi e poi…è più forte di me, anche se fuori forma, attraverso il grande prato, la vallecola e risalgo veloce sul colle San Rufino.
Che vista a 360°!
Solo un signore sulla cima, che mi guarda come se fosse l’Annapurna.
“Ciao Amico!” “Ciao, buongiorno e buona pasqua!” “Se vuoi ho un goccio d’acqua!” “No grazie!”
Forse per lui quella è la sua Annapurna. In fin dei conti ognuno ne ha una fatta a sua misura.
Saluto veloce lui e il cane, e ridiscendo rapido. Dalla macchina mi dicono che hanno visto un puntino blu salire e scendere. Ho ancora gamba..